Presente e futuro dei Social Network

Se siete attivi frequentatori di internet, avrete certamente notato come, ultimamente, si sente sempre più spesso parlare di social networks e social media.

Ormai sta diventando un fenomeno di costume. Parole come buzz, rumour e viral, termini anglofoni con cui si tenta di classificare uno specifico modus operandi connesso con la condivisione di contenuti sociali in rete, sono puntualmente sulla bocca di molti netsurfers.

Fateci caso: sembra non ci sia settore in cui i due termini non compaiano, assieme o individualmente, a indicare una chiara manifestazione di assenso, un'inequivocabile attitudine sociale, una sfida culturale, in piena rivoluzione Web 2.0. In realtà, si tratta di un fenomeno che diventa, ogni giorno che passa, sempre più complesso e articolato, del quale non possiamo più negare l'esistenza, né tantomeno affidarci a concetti ed interpretazioni approssimative.

Per quanto alcune volte, la loro natura, possa risultare agli occhi di un ignaro navigatore, alquanto "tentacolare" e persistente, essi non fanno altro che ricordarci della loro esistenza, e che una loro elisione, oggi come oggi, risulterebbe impensabile, oltre che controproducente. Nel bene e nel male, essi sono entrati a far parte del nuovo criterio di intendere il web.

I più progressisti, che ne hanno saputo cogliere i caratteri distintivi e la loro valenza commerciale, hanno da tempo cominciato ad utilizzarli massivamente, affiancandoli a consuete modalità di intervento "istituzionali", nel marketing e nella pubblicità di settore; i ritardatari cominciano solo ora ad intravedere le loro promesse comunicative, anche senza coglierne appieno il reale significato.

Questi ultimi, pur a volte assaliti da amletici dubbi, non esitano a farne uso, giunti al momento di far conoscere il proprio sito, il proprio capolavoro, oppure di ottenere il proprio scampolo di popolarità. Ma cosa sono in realtà, questi social networks di cui si paventa tanto? Che significato assume per noi utenti, la presenza di link nella nostra casella di posta, che rimandano a Facebook, Twitter e compagnia bella, popolandola oggettivamente di cospicue richieste di subscriptions?

Quale differenza esiste tra un wiki, un microblog, o un social network puro? In questo articolo cercheremo di risponde e a tutte queste domande, attraverso un'analisi sociale del fenomeno, cercando di fare ordine tra le varie risorse di social networks presenti in rete, e forse anche di indovinare le sorti future di questa attuale tendenza.

Iniziamo subito col fugare qualsiasi dubbio. Quando parliamo di social networks, intendiamo quelle reti di connessioni che vengono ad instaurarsi tra utenti della rete che vogliono scambiarsi interessi comuni, mentre i social media non sono altro che gli strumenti e le tecnologie che ne permettono lo scambio. Una precisazione era doverosa poiché, molto spesso, mi è capitato di incorrere in contenuti web che utilizzano indistintamente sia l'uno sia l'altro termine, alterandone il significato di base. Come se poi non bastasse, al totale disorientamento etimologico si affianca la presenza massiccia di differenti tipologie di social media e di piattaforme. Vediamo di fare un pò d'ordine, con una classificazione suddivisa per area di appartenenza

 

Wiki

I wiki sono siti a carattere collaborativo, dove il contributo degli utenti diventa indispensabile per espandere significati e risorse formative-informative sul web. Il più autorevole esempio di tale tipo di piattaforma è Wikipedia, un'enciclopedia nata in rete e per la rete, che si avvale di aggiornamenti continui da parte della popolosa comunità di utenti. Un wiki è anche il software utilizzato per la creazione di questo tipo di piattaforma, per lo più progettato in PHP, Java o Perl, il cui linguaggio di mark-up html utilizza delle semplificazioni a sintassi propria, e il testo viene chiamato wikitext . Chiunque può creare il proprio wiki, accedendo alle varie wiki-farm presenti in rete; una delle più note è Wikia, ma ce ne sono parecchie altre. Altri motori wiki conosciuti sono: MediaWiki, TWiki, MoinMoin.

Microblog

Come è facile evincere dalla parola stessa in inglese, i microblog (il microblogging è l'arte di espandere i contenuti, attraverso tale modalità) sono nella fattispecie, dei blog in miniatura costituiti da frasi brevi, appunti, segnalazioni, video, immagini, utili ad orientare gli utenti verso particolari contenuti, all'interno del proprio social network. Una delle caratteristiche di un microblog è la brevità dei contenuti, i quali calcano lo stile diretto di un titolo o di un sottotitolo di una pagina di giornale, per facilitare la centratura degli argomenti. A questa categoria di social media appartengono il popolare Twitter, Jaicu, Tumblr, o anche l'italiano Meemi, ma ce ne sono tanti altri. Insomma, piattaforme potenti di social-sharing, che hanno spinto anche social networks del calibro di Facebook e MySpace, ad adottare alcune delle loro corrispondenze strategiche.